Responsabile del laboratorio

Prof.ssa Paola D’Antonio | Università della Basilicata

Partner coinvolti
Comune di MateraCNR

DI COSA SI TRATTA

Per la realizzazione delle attività laboratoriali previste nel giardino delle tecnologie emergenti saranno adoperate gli ultimi sensori disponibili per il monitoraggio del suolo, delle piante e del clima nonché software DSS – Decision Support System per stabilire le strategie più efficienti ed efficaci per la gestione del patrimonio agrario e paesaggistico.
In particolare sono previste attività di sperimentazione e trasmissione delle seguenti tecnologie:

Monitoraggio del suolo

  • Sensori di umidità del suolo
  • Sensori di salinità del suolo
  • Sensori di pH
  • Sensori per la valutazione della granulometria e struttura

Monitoraggio delle piante

  • Misuratore di clorofilla
  • Vibrometro
  • Accelerometro

Monitoraggio del clima
Stazione meteo personalizzabile con rilievo delle seguenti variabili:

  • Velocità/intensità e direzione del vento
  • UV, PAR e radiazione netta
  • Pressione barometrica
  • Temperatura e umidità dell’aria
  • Precipitazioni
  • Evaporazione

Monitoraggio da satelliti o da droni

  • Rilievo e analisi di indici di vegetazione (NDVI, NDMI…)
  • Rilievo e analisi delle diverse bande rilevate da camere multispettrali
  • Rilievo e analisi dei dati rilevati da camere termiche

Infine strumenti per la gestione digitale di precisione dell’ambiente come operazioni a rateo variabile (concimazione, trattamenti antiparassitari…) e fertirrigazione di precisione.

COSA PROPONE

L’obiettivo del laboratorio è quello di realizzare un luogo di interscambio tra sapere scientifico, mercato tecnologico e soggetti interessati (aziende, scuole, cittadini…).
Lo scambio seguirà diversi obiettivi a seconda dell’interlocutore:

  • Formazione e trasferimento tecnologico per le aziende
  • Giornate didattiche per le scuole di ogni ordine e grado
  • Attività di sensibilizzazione per i cittadini

Tra gli obiettivi strategici nel medio e lungo tempo della presente progettualità si evidenzia la possibilità di realizzare una solida impalcatura di competenze, metodologie e strumenti indispensabili per le aziende operanti nel settore primario in Basilicata.
In particolare si tratta di piccole-medie imprese che oggi trovano grandi difficoltà a farsi spazio nel complesso sistema del mercato globale a causa della difficoltà nella cooperazione e dei forti limiti economici-strutturali e di formazione.
In un periodo come quello verso cui stiamo andando incontro, caratterizzato da grandi incertezze (si pensi ad esempio al caro carburanti e all’inflazione), tecnologie e strategie risolutive rappresentano certamente una delle poche soluzioni attualmente attuabili e perseguibili (soprattutto nel breve periodo) per calmierare l’instabilità aziendale.
Tra gli obiettivi strategici si ricordano anche le attività di divulgazione e la messa a disposizione per i cittadini di uno spazio verde digitale in cui poter toccare con mano la natura urbana del futuro.
Inoltre la sensibilizzazione, a partire dai primi anni di scuola, rappresenta sicuramente un’attività indispensabile nella costruzione di una società retta da profondi valori civili (lotta agli sprechi, contrasto all’inquinamento, riciclaggio e compostaggio…).

OPPORTUNITÀ

La ricerca, lo sviluppo e l’implementazione di nuove tecnologie e strategie operative rivestono un ruolo chiave nella gestione sostenibile del patrimonio agrario e paesaggistico.
Oggi esistono molti strumenti, digitali e non, che possono aiutare la sostenibilità economica e ambientale delle imprese agricole. Ma per ragioni diverse spesso queste tecnologie non vengono applicate.
Altresì le azioni volte al trasferimento tecnologico alle imprese sono di fondamentale importanza al fine di migliorare e aumentare la capacità competitiva del sistema agricolo lucano.
Dare il buon esempio è il primo step per facilitare l’innovazione, atto indispensabile per mostrare in maniera trasparente, chiara e diretta i vantaggi ottenibili da una gestione smart.
Tra i principali ostacoli al progresso tecnologico e metodologico in ambito agricolo, in Basilicata così come in tutto il Sud Italia è necessario ricordare la generalizzata dimensione ridotta delle imprese, una diffusa mentalità conservatrice tra gli agricoltori, la difficoltà nell’accesso al credito e una non sempre adeguata preparazione dei consulenti tecnici riguardo alle nuove tecnologie.
Proprio in considerazione di questo risulta fondamentale – in accordo con le strategie europee che prevedono ingenti somme per l’innovazione nel settore primario – attivare laboratori cittadini concretamente accessibili e capaci di dare risposta alle esigenze dei diversi soggetti interessati (aziende, tecnici, operatori del settore…).
L’obiettivo principe sarà quindi quello di sostenere ed accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza duratura del sistema produttivo regionale, rafforzando i legami e le sinergie con il sistema della tecnologia e della ricerca applicata, attraverso un programma di sostegno al trasferimento tecnologico e al tessuto imprenditoriale operante nell’ambito dell’innovazione tecnologica.

OPPORTUNITÀ

Attività e Use Case perseguiti dal laboratorio
Al fine della realizzazione delle attività previste per il laboratorio “Giardino delle Tecnologie Emergenti” risulta indispensabile la messa a disposizione di un’area (piazza degli Olmi) capace di accogliere stabilmente gli strumenti e le installazioni previste dal progetto.

FASE 1
Acquisto delle strumentazioni messe in preventivo
sensori per il monitoraggio del clima, del suolo, delle piante e camere multispettrali (tra cui oscilloscopio, analizzatore di spettro compatto, centraline agrometeorologiche, sensore lidar/laser scanner, drone con correzione RTK, anemometro…)
attrezzatura da ufficio (tra cui computer completo di monitor, notebook, stampante…)
attrezzatura da campo (multimetro, moduli 5G, IMU, antenne con diversa frequenza e banda…)
installazioni da campo (serra, totem, gazebo, impianto di fertirrigazione…)
FASE 2
Messa in opera dei sensori con relativa acquisizione ed elaborazione dei dati
Completata la seconda fase, che si conclude con la creazione di un DSS sarà possibile passare operativamente alle attività pratiche di trasferimento tecnologico.

DATI TECNICI