Matera, con i suoi Sassi patrimonio UNESCO, è da sempre un intreccio profondo tra storia millenaria e una bellezza unica, scolpita nella roccia. Ma oggi, questa città dalla storia profonda si proietta nel futuro, abbracciando tecnologie all’avanguardia per rivelare e proteggere i suoi tesori più nascosti. Immaginate di poter esplorare le intricate chiese rupestri, veri e propri scrigni d’arte e fede, con una precisione e un dettaglio mai visti prima. Non è una visione futuristica, ma la straordinaria realtà della scansione 3D, uno strumento che sta ridefinendo radicalmente il modo in cui  conosciamo, conserviamo e interagiamo con la nostra inestimabile eredità culturale.

Nel video che proponiamo di seguito, avrete l’opportunità unica di varcare la soglia di un mondo dove archeologia, storia dell’arte e alta tecnologia si fondono. Vi porteremo dietro le quinte di questa affascinante rivoluzione, incontrando i protagonisti di questo cambiamento: i professori Bruna Gargiulo e Pasquale Moliterni, referenti del Laboratorio di 3D Video Capture, AR/VR e mixed reality sotto la guida del Prof. Ugo Erra dell’Unibas, responsabile del laboratorio presso la CTEMT.

Con loro, esploreremo in dettaglio le intricate fasi che portano alla creazione di un rilievo 3D completo di una chiesa rupestre: dalla meticolosa preparazione sul campo, all’impiego di sofisticate tecnologie come i laser scanner e la fotogrammetria, fino alla complessa fase di post-produzione che trasforma nuvole di punti in modelli tridimensionali navigabili. I professori ci racconteranno le sfide uniche che si presentano quando si opera in ambienti così particolari e delicati come le chiese rupestri di Matera: la scarsa illuminazione, le morfologie irregolari e la necessità di preservare ogni minimo dettaglio storico e artistico.

Ma qual è il vero scopo di questa tecnologia? Questi modelli 3D non siano solo strumenti di documentazione, ma veri e propri alleati per la conservazione e la tutela del patrimonio. Sono la chiave per monitorare lo stato di salute delle strutture nel tempo, supportare interventi di restauro e fornire una base di dati ineguagliabile per la ricerca scientifica, l’archeologia e la storia dell’arte.

Inoltre, scopriremo come il loro laboratorio stia esplorando le potenzialità di Realtà Aumentata (AR), Realtà Virtuale (VR) e mixed reality per valorizzare ulteriormente questi rilievi. Immaginate di poter “visitare” virtualmente una chiesa rupestre da casa vostra, o di sovrapporre informazioni digitali al reale per una comprensione più profonda. Il futuro della fruizione culturale passa anche da qui, rendendo il patrimonio più accessibile e coinvolgente per un pubblico ampio e globale.

La Matera di oggi sta plasmando il futuro del proprio passato, rendendolo non solo più protetto e studiato, ma anche più vivo, accessibile e affascinante che mai.

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