Nei giorni 13 e 14 giugno, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera ha ospitato le attività in presenza del percorso di capacity building sulla Curatela Artistica Digitale, parte integrante del progetto “AIRFARE“. L’evento ha rappresentato un momento cruciale per i 30 professionisti selezionati da tutta Italia, offrendo un’immersione profonda nelle sfide e opportunità che l’arte digitale e l’intelligenza artificiale (IA) presentano al mondo della cultura.
Il progetto “AIRFARE”, promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con CNA Matera e Confapi Matera, e finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU nell’ambito del bando TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) del Ministero della Cultura, si propone di formare una nuova figura professionale: il curatore digitale. Ma chi è esattamente un curatore digitale? È un professionista innovativo in grado di comprendere e curare progetti che intrecciano arte, tecnologia e patrimonio culturale, con un focus sull’innovazione e la gestione del patrimonio culturale digitale. La sua formazione verte sulle forme di arte digitale, sull’interazione con opere generate dall’IA e sul patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, manipolato digitalmente da artisti e creativi. I partecipanti a questo percorso hanno l’opportunità di esplorare nuovi modelli professionali, confrontandosi con sfide emergenti nel campo delle Industrie Culturali e Creative. La CTE si è confermata il luogo ideale per questo scopo, fornendo un ambiente all’avanguardia per l’esplorazione e la sperimentazione.
Momento saliente del weekend è stato il talk “Meditazioni Mediterraneo” con Fabio Cirifino di Studio Azzurro. L’evento ha visto l’artista dialogare con la curatrice Chiara Canali, direttrice scientifica del percorso sulla Curatela Artistica Digitale.
Questo incontro ha offerto un viaggio nei linguaggi dell’arte digitale e nella memoria sensoriale del Mediterraneo. Studio Azzurro, collettivo fondato a Milano nel 1982 da Cirifino insieme a Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi, ha segnato la storia della videoarte in Italia, sperimentando con linguaggi ibridi e tecnologie emergenti. Dal videoambiente “Il nuotatore” del 1984 agli “ambienti sensibili” come “Tavoli” del 1995, il gruppo ha costruito un dialogo costante tra memoria e innovazione, collaborando con artisti di fama.
Il progetto “Meditazioni Mediterraneo”, avviato nel 2002, rappresenta uno dei capitoli più profondi della ricerca di Studio Azzurro, un viaggio tra i paesi del bacino mediterraneo – dall’Italia alla Siria – per raccontare attraverso i sensi la stratificazione culturale e identitaria di quest’area. Le immagini delle mani di artigiani al lavoro, trasformate in installazioni visive e sonore, costituiscono l’essenza dell’opera “Il colore dei gesti”, definita da Canali “una sinfonia del Mediterraneo”. Il talk è stato un momento chiave percorso formativo in un contesto in cui Matera, recentemente nominata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, si conferma laboratorio d’innovazione culturale.
Durante le due giornate, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su tematiche all’avanguardia come le tecniche di curatela per le opere d’arte digitali, oltre all’interazione con il pubblico tramite piattaforme digitali. Un focus significativo è stato dedicato all’intelligenza artificiale, esplorando le sue sfide e opportunità creative, l’etica legata al suo utilizzo nell’arte e la possibilità di creare opere con l’IA, anche attraverso l’analisi di software open source.
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