Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per l’Emilia-Romagna e la Sardegna, i sei progetti vincitori di Bologna Game Farm@CTE COBO 2025 attraversano l’Italia, mettendo in risalto l’importanza della collaborazione tra le diverse Case delle Tecnologie Emergenti, tra cui quella di Matera.
I Progetti Vincitori e il Loro Impatto Culturale
I sei progetti vincitori, selezionati tra i 18 presentati alla quinta edizione di Bologna Game Farm, si aggiudicano un contributo economico e un percorso di accompagnamento curato da IIDEA. I temi spaziano dalla tradizione liutaria all’eccidio di Cefalonia, passando per la Val Camonica e la Divina Commedia, dimostrando l’ampia gamma di patrimonio culturale italiano che può essere valorizzato attraverso il medium videoludico.
Tra i vincitori troviamo:
- “Beatrix” di Tambù Srl (Milano), una reinterpretazione al femminile della Divina Commedia.
- “Hyperarousal” di AION Interactive Srl (Milano), un videogioco psicologico ambientato in Val Camonica che unisce esplorazione, horror cosmico e storia.
- “Super Sofia” di Mash & Co Srl (Taormina), un platform 2D per bambini che rivisita le leggende del folklore siciliano.
- “Rome: city of cards” di Open Lab Srl (Firenze), un gestionale e strategico ambientato nella Roma tardo-repubblicana.
- “Stray Company: the long road of Acqui survivors” di BM Interactive di Marco Bianchi (Cagliari), un videogioco in realtà virtuale che narra la fuga dei soldati della Divisione Acqui.
- “Thrill Seeker” di Audiozone Studios Srls (Piacenza), un videogioco musicale 3D che valorizza la liuteria cremonese.
Questi progetti esemplificano l’efficacia del videogioco come veicolo per la divulgazione del patrimonio culturale, grazie alle sue forti caratteristiche di coinvolgimento e interazione.
Bologna Game Farm: Un Impulso Nazionale per il Gaming Culturale
L’edizione 2025 di Bologna Game Farm, un bando nazionale per lo sviluppo di videogiochi, si distingue per la sua ampia portata e le importanti collaborazioni. Coordinato dal Comune di Bologna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, il bando si inserisce nel più ampio progetto nazionale “Casa delle Tecnologie Emergenti” promosso dal MIMIT. Questo raggruppamento di Case delle Tecnologie Emergenti – Bologna, Matera e Pesaro – è un progetto pilota su scala nazionale che mira a supportare la nascita di una nuova imprenditorialità a forte impatto innovativo.
La Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE) di Matera gioca un ruolo significativo in questa iniziativa. Attraverso il Comune di Matera, la CTE Matera si impegna a garantire la visibilità e il supporto alle imprese e ai liberi professionisti selezionati. Inoltre ha dato disponibilità a IIDEA, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, per una tappa del percorso di accelerazione presso la CTE Matera. Un contributo innovativo e distintivo della CTE Matera è stato la fornitura di rilievi di siti di rilevanza architettonica, come chiese rupestri e siti monumentali, effettuati con droni e laser scan. Questi rilievi possono essere utilizzati come oggetto scenografico per lo sviluppo di demo giocabili, offrendo ai team risorse uniche e autentiche per l’ambientazione dei loro videogiochi.
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